Questa limitazione ha spinto i costruttori di veicoli agricoli ad adottare soluzioni innovative per migliorare la manovrabilità dei mezzi, anche in modelli di dimensioni più compatte. Migliorare la mobilità in spazi angusti risulta cruciale in situazioni come le manovre tra i filari di vigneti o frutteti, dove il raggio di sterzata ridotto è fondamentale. Sono state introdotte diverse soluzioni per ottimizzare la manovrabilità, ciascuna con caratteristiche uniche, ma con lo stesso obiettivo di semplificare l’operatività in spazi ristretti.
Nel mondo dei trattori isodiametrici, esistono due approcci principali alla sterzatura: ruote anteriori sterzanti oppure telaio con articolazione centrale.
Alcuni modelli di nuova generazione combinano entrambe, in un approccio ibrido che consente di:
L’adozione di sistemi a quattro ruote sterzanti – simili a quelli impiegati nei telehandler – rappresenta una delle innovazioni più performanti in termini di manovrabilità.
Le ruote posteriori possono:
In alternativa, alcuni trattori integrano un assale posteriore sterzante idraulico, abbinato a un asse anteriore ad alto angolo di sterzatura. Questa combinazione consente una manovrabilità eccellente sia nei filari che nei piazzali aziendali.
Le tecnologie di sterzatura avanzata non si fermano ai soli trattori: trovano spazio anche nei centri aziendali, dove l’ottimizzazione degli spazi è altrettanto cruciale. Nei mezzi agricoli semoventi impiegati per la movimentazione di materiali, il carico e lo scarico, i sistemi a quattro ruote sterzanti sono diventati una dotazione sempre più diffusa, se non addirittura imprescindibile.
Particolarmente evoluti sono i carri trincia-miscelatori semoventi, che oggi offrono fino a tre modalità di sterzatura selezionabili in base all’operazione:
Soluzioni pensate per chi lavora ogni giorno in ambienti dinamici e complessi, dove anche una singola manovra può fare la differenza in termini di tempo, sicurezza ed efficienza.